Sea & beaches

Parc de la Pointe de l'Aiguille

Incredibile ma vero, dopo più di 6 anni di vita in Costa Azzurra ci sono ancora luoghi da scoprire dalla bellezza sorprendente a due passi da casa.
Poco lontano da Cannes, lungo una strada che avremmo fatto centinaia di volte, in un punto che mi aveva spesso incuriosito per la presenza di un'indicazione che puntava dritto al mare pur trovandosi in quota piuttosto elevata e scoscesa della costa, si trova il Parc Départemental de la Pointe de l'Aiguille.

Siamo a Théoule-sur-mer, proprio di fronte alle isole Lérins, là dove, lasciandosi Cannes e La Napoule alle spalle, le rocce cominciano a tingersi del rosso dell'Estérel. La strada si arrampica, la vegetazione comincia a prendere il sopravvento sul cemento e i colori si accendono tutti un po' di più.

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Il Parco si estende anche verso l'alto con sentieri che salgono in quota e che devono offrire una vista mozzafiato, ma noi nell'afosa giornata di ieri abbiamo scelto di scendere verso il mare, in cerca del refrigerio di qualche spiaggia selvaggia.

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Scalinate e sentieri che attraversano il verde conducono a delle criques incastonate tra speroni rocciosi del rosso tipico della zona. La Plage de la Gardanne è spettacolare con le strutture a grotte ed archi rocciosi che la racchiudono.

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La Pointe de l'Aiguille è il punto più sporgente di questo capo, si vede bene solo dal mare, ma è sufficiente allontanarsi un po' con il materassino gonfiabile per vedere i ragazzi tuffarsi dalla sua roccia acuminata.

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Le acque limpidissime sono ricche di pesci, crostacei e stelle marine. L'ideale per chi vuole esplorare facendo snorkeling.

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Più a nord, verso Théoule si estende la spiaggia sabbiosa di Pradeyrol, che è anche servita da un piccolo stabilimento attrezzato con bar ristorante.
 

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Da tenere presente, magari in momenti di bassa stagione, quando immagino si possa maggiormente godere del suono puro della natura. 


Magico Estérel, magica Delphine un anno dopo

30 giugno 2015. Non so se sia proprio un buon segno ma la realtà è che potrei quasi fare copia e incolla di quel post dell'anno scorso per raccontare la bella giornata di ieri lungo le coste dell'Estérel e sulla baia di Agay.
Quasi. 
La calanque della corniche d'or è la stessa, la lezione di paddle yoga al tramonto con Delphine più o meno omologa, la cena al ristorante Agathos ugualmente magica, ma...
Ma in realtà c'è stata una grande differenza.

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C'è che questa volta ho potuto fare tutto questo assieme alla mia altra me. Non sono molte le persone che hanno la fortuna di non essere venute al mondo in solitudine e di poter quindi contare sulla presenza di qualcuno che, avendo condiviso i momenti più importanti della loro vita, le conosce meglio di chiunque altro al mondo. Ecco, io sì.


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La giornata di ieri non è quindi stata solo raddoppiata, ma elevata alla seconda potenza, amplificata dalla condivisione con la mia metà complementare di cui sono particolarmente orgogliosa e per più di un motivo.

Il pomeriggio è trascorso ozioso tra le rocce rosse della nota calanque dalle acque verdi azzurre, fino a quando, parlando di yoga e dintorni ci siamo accorte che non avevamo provato le posizioni che mi ero riproposta di mostrarle, tra le quali quella sulla testa.

Ora, sorvolo su quanto sia costato a me apprendere a farla, dovendo superare un blocco psicologico che mi metteva in seria difficoltà su qualunque posizione invertita, e mi soffermo invece sul fatto che lei ci è riuscita praticamente al primo tentativo!

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La serata si è prolungata poi sulla rada di Agay dove era prevista la lezione di paddle yoga con Delphine. Nonostante un piccolo incidente di percorso dovuto a un vento un po' anomalo e alle forti correnti al centro della baia, la mia gemella ha dimostrato grande forza, eccellente equilibrio e capacità di concentrazione psico-fisica pur essendo alla sua prima esperienza sulla tavola.

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Forse anche a me prima o poi le cose riusciranno un po' più facili, chissà.

 


La Buvette a Tahiti beach - Ramatuelle

La baia di Pampelonne a Ramatuelle, sito naturale protetto che si estende per circa 5 chilometri ad ovest della penisola di Saint-Tropez, è nota per i numerosi stabilimenti balneari spesso eleganti che si affacciano sulle acque azzurre del golfo. 
Abbondano i ristoranti e i locali che all'ora dell'aperitivo si animano al ritmo dei dj set, mentre la luce del tramonto si riflette nei calici e sugli occhiali da sole che ballano sulle terrazze.

In mezzo a tutto questo spicca per la sua estraneità una specie di chiringuito, che spunta inaspettato nei pressi della Tahiti beach.


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La gestione storica, attiva fino a qualche anno fa, prevedeva anche un servizio ristorante con qualche piatto cucinato e fresche insalate durante il giorno. Poi purtroppo ha chiuso.

Ci è mancato questo locale semplice ma proprio per questo incredibilmente gradevole, dalle ampie poltrone collocate direttamente sulla sabbia, gli ombrelloni di paglia e la musica chill out in sottofondo ad accompagnare il relax dei pensieri che seguono il flusso del rosé dalla bottiglia al bicchiere.
Le gestioni successive ne avevano fatto un anonimo baretto, che non invitava troppo alla sosta prolungata.

Ma domenica scorsa abbiamo avuto una bella sorpresa. Il locale ha riaperto cambiando di nuovo proprietari!
Era il primo week end di apertura e c'erano chiari segni di lavori ancora in corso, ciò nonostante è piuttosto evidente che i nuovi titolari hanno dato un'impronta davvero carina a questo posticino speciale.

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Marco recentemente mi ha fatto notare che stiamo diventando come i gatti e che abbiamo la tendenza a fare sempre le stesse cose, finendo spesso ad andare negli stessi posti.
"La prossima volta andiamo su un'altra spiaggia!" ha esclamato un po' imperioso.


"Ma anche no" dico io, sotto le vibrisse.


Ascensione in tre tappe

No, non è il racconto di una scalata progressiva su qualche cima e nemmeno quello dei gradi di un'esperienza mistica per iniziati.
E' che qui in Francia il giovedì dell'Ascensione è un giorno festivo e in questa strana primavera in cui le domeniche di bel tempo si fanno desiderare abbiamo finalmente avuto la fortuna di poter fare una bella escursione nel Var. In tre tappe appunto.

Le calanques della Corniche d'or ci hanno offerto un gradevole riparo dal vento e la siesta al sole ci ha fatto innalzare di un primo gradino verso le sfere celesti.

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Ci ha pensato poi il famoso vin d'orange fait maison del baretto della spiaggia di Agay, assieme alla luce dorata e all'atmosfera rilassata di questa bella rada, a farci assurgere a un grado di beatitudine ancora superiore. 

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Infine la passeggiata serale a Saint-Raphaël. I giardini sospesi Bonaparte sono l'ideale per un 5 maggio di gente che risorge e vola via (possibilmente senza cadere).

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Arcangelo Raffaele e Tobia

 


La quiete dopo la tempesta

Era il 2010 e ci eravamo da poco trasferiti a Nizza. Quell'inverno a  dire il vero era successo un po' di tutto, meteorologicamente parlando, a partire dalle nevicate che ci hanno accolto subito dopo il trasloco per arrivare ai numerosi "coups de mer" che hanno funestato la costa fino ad aprile.

Quelli di allora furono cosa seria e causarono anche danni notevoli, a differenza di questo ultimo che, pur essendo di grande spettacolarità è stato tutto sommato innocuo.
La tempesta è avvenuta durante la notte tra venerdì e sabato, ma il mare è rimasto arrabbiato per tutta la giornata di ieri e ancora oggi il suo colore tradiva un certo scombussolamento intestino.

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Ma il peggio è passato. Oggi era così

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Il mare dimentica in fretta.


Dalla Plage du Golfe Bleu al Mont Gros

Il titolo potrebbe far pensare a una bella passeggiata, un'ascesa da bordo mare fino a una delle cime montuose che fanno da corona allo specchio turchese della Côte d'Azur, ma in realtà chi conosce i luoghi in questione non può non restare, di fronte ad esso, un po' interdetto.
Sì, perché questo percorso in genere si fa in senso inverso, volando.

La plage du Golfe Bleu è una bella spiaggia di Roquebrune-Cap-Martin che si trova nei pressi della stazione ferroviaria, vicina alla Plage de la Buse, da cui è separata dallo sperone roccioso che delimita quest'ultima ad ovest. E' un po' più nascosta, ma non perché sia più piccola, al contrario: la sua estensione, che si intravede percorrendo il sentiero litorale a fianco della ferrovia, lascia davvero stupefatti.

Il fatto è che non è per niente facile trovarne l'accesso, un po' nascosto a fianco del ponte che passa sopra i binari e che prevede un passaggio sotterraneo per oltrepassare le proprietà private che la circondano.

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Una volta arrivatici lo spettacolo è questo:

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Una bella spiaggia tranquilla e silenziosa (almeno in questa stagione), che sembra lontana anni luce dai palazzi di Monaco, che tuttatvia sono poco distanti, appena dietro l'angolo.

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Quello che la rende speciale però è l'essere il punto di atterraggio di decine e decine di parapendii che durante l'intera giornata si vedono a lungo volteggiare in cielo, prima di posarsi sulla sua sabbia.

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Il gioco delle traiettorie, i colori vivaci, le acrobazie dei più esperti e le espressioni sorridenti ed emozionate di chi ha fatto magari per la prima volta questa esperienza rendono l'atmosfera molto allegra.

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La spiaggia è attrezzata per ogni esigenza degli sportivi: maniche a vento, il necessario per la pulizia delle vele e soprattutto un gommone di sicurezza in caso di caduta in mare.

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Stando qui sotto sdraiati a prendere il sole lo sguardo corre inevitabilmente lassù, verso l'ipotetico luogo dal quale queste vele colorate spiccano il volo. E la curiosità nel nostro caso era tanta da voler decidere di andare a trovarlo.

Impresa non facile perché la risposta "Mont Gros" dataci da un parapentiste si è rivelata troppo poco precisa.
Alla cima del Mont Gros si può salire rapidamente passando nei pressi del villaggio di Roquebrune, ma quello non è il punto buono. L'area di partenza dei parapendii si trova infatti al Col du Mont Gros, al quale si arriva facendo un lungo giro che fa tornare verso Nizza fino a La Turbie per poi risalire dietro Roquebrune dall'altra parte.Carte-rcm1

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Alla fine l'Aire d'envol l'abbiamo trovata, ma troppo tardi perché ci fosse ancora qualcuno che da lì si lanciasse nel vuoto. In ogni caso abbiamo avuto modo di godere di uno spettacolo davvero mozzafiato.

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La cima da cui questi coraggiosi sportivi prendono il volo è un crinale sporgente che si proietta verso il mare lasciandosi a sinistra una vista splendida su Menton e l'Italia e a destra un panorama a strapiombo su Monaco e i suoi palazzi.

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Siamo circa a 700 metri ma sembra quasi di poterli toccare i grattacieli, il Port Hercule, il Rocher e le spiagge del Larvotto. Tutta questa edificazione appare quasi irreale, incastonata com'è nel bel mezzo della natura e del mare.

La discesa che ci troviamo di fronte sembra proprio un trampolino che invita a staccare i piedi da terra per provare almeno una volta a volare.

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La spiaggia del Golfe Bleu è proprio lì sotto che aspetta i prossimi uomini volanti

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Sono tante le associazioni e i club dediti a questa attività in questo sito. Essi propongono tra il resto anche battesimi del volo, qui i link necessari, per chi avesse voglia di provare in prima persona l'esperienza di un salto nel blu.

 

 


Bora Bora beach a St-Tropez

E' una delle spiagge di Pampelonne più vicine al promontorio dietro al quale sorge la cittadina di St-Tropez.
Pur essendo il golfo molto ampio a noi piace fermarci da queste parti: Tahiti beach, Bora Bora e poi Moorea, sono le prime tre spiagge (tra loro sorge un inaspettato chiringuito che purtroppo ha dall'anno scorso cambiato gestione, ma sembra resistere piuttosto bene con i suoi ombrelloni di paglia e le sue poltrone arancioni), che si affacciano su uno specchio di mare celeste, circondate da una natura piuttosto selvaggia. 


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Ma torniamo a Bora Bora. Bello l'allestimento di questo locale, con le sue sculture in stile Niki, i comodi divanetti e soprattutto i lettoni su cui stendersi per sorseggiare l'aperitivo dopo una giornata di sole, con tanto di sabbia a solleticare la pianta dei piedi, se mai se ne sentisse la nostalgia.

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Ieri sera il dj metteva tutta musica bella, un'atmosfera soft e poca gente, l'ideale se si vuole gustare la serata in tranquillità.

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Dal Moorea arrivava il frastuono della folla scalpitante.
La prossima volta può darsi che abbiamo voglia di fare casino e andiamo lì.


Restaurant Agathos - plage de la Baumette, Agay

Una terrazza sulla spiaggia di sabbia dorata di fronte ad una baia spettacolare, dove le rocce rosse dell'Estérel si specchiano in acque verdi-azzurre cristalline.
Sembra un sogno e invece esiste.
 

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E non solo il posto è bellissimo, estremamente curato e molto accogliente, ma vi si preparano piatti gustosissimi, presentati con grande maestrìa, originali e incredibilmente vari sia nella carta abituale che nell'ampia scelta di suggestions du jour.

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E non solo i piatti preparati sono deliziosi, ma il loro prezzo è anche incredibilmente conveniente!
Ok, non posso farveli assaggiare, ma di alcune portate vi posso favorire la foto:

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Belli vero? bè peccato che non li abbiate gustati!

Potete comunque sempre rimediare, recandovi ad Agay, alla spiaggia della Baumette, ristorante Agathos, ricordandovi di prenotare perché i posti sono limitati e la richiesta è chiaramente proporzionale alla qualità del servizio reso. 

Un consiglio spassionato: se potete andateci a cena, queste lunghe sere d'estate regalano dei tramonti commoventi sulla baia e i colori del cielo assieme alla luce delle torce rendono l'atmosfera impagabile!

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Magico Estérel, magica Delphine

Che l'area dell'Estérel sia una delle più belle di tutta la costa azzurra è una verità sotto gli occhi di tutti. 
Che offra momenti speciali da vivere in pieno relax con se stessi ed assaporare in pace col mondo, magari è meno evidente. Bisogna un po' andarseli a cercare.

Delle calanques di Les Trayas ho spesso parlato, queste calette restano tra i posti più belli in cui trascorrere una giornata di sole e mare immersi nella natura, rimanendo tutto sommato abbastanza vicini a Nizza.

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Anche di Agay e dei corsi con Delphine ho già parlato. All'inizio è stata la canoa e le randonnées con annesso corso di pilates en plein air, quest'anno invece è la volta del Paddle Yoga.

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Domenica abbiamo avuto l'occasione di fare un corso praticamente personalizzato proprio all'ora del tramonto: la luce dorata, l'acqua tiepida, l'aria profumata, il suono delle onde e delle cicale, la voce morbida di Delphine che ci ha accompagnato durante un corso su misura decisamente impegnativo, ma al tempo stesso rilassante, tutto ha concorso a rendere questo momento davvero speciale.

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Inutile dire che torneremo.

 

 

 


Villefranche au revoir

È arrivato il momento. Un po' a malincuore ma neanche troppo.
È ora di dirti addio, cara plage des marinères di Villefranche-sur-mer. Ci hai regalato tante belle giornate di sole e mare durante l'inverno appena trascorso: dopo la celebre baignade de Noël, che si può a tutti gli effetti definire come l'ultima della stagione passata, ci sono state tante altre occasioni per godere della tua spiaggia riparata dal vento e baciata da un'esposizione al sole davvero privilegiata.

Il 4 gennaio abbiamo fatto il primo bagno dell'anno. L'acqua non era certo calda, ma non ancora raffreddata dalle rigide temperature invernali, che da queste parti danno il meglio di sé proprio in gennaio e febbraio.

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Ci siamo tornati altre volte in quei mesi, il sole caldo è sempre gradevole, ma ammollo lasciamo che ci vadano i gabbiani...

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Che poi uno dice, a marzo dovrebbe essere già arrivato il tempo, e invece....

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...e invece aprile ti sorprende senza che tu abbia modo di riflettere sul da farsi. 
La spiaggia si affolla, è ora di dirigersi verso altri meno frequentati lidi.

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(se ne riparla a dicembre, au revoir)