Food and Drink

BBS Wine bar à Saint-Jean-Cap-Ferrat

Cap Ferrat è un isola di pace, il luogo più vicino a Nizza dove si ha davvero la sensazione di trovarsi ailleurs.
Complice la natura con tutti i sui profumi, la passeggiata pedonale litoranea e soprattutto l'atmosfera di villaggio del centro abitato che fa da comune a tutta la penisola, Saint-Jean-Cap-Ferrat, qui si è davvero lontanissimi dai ritmi e dalla folla della città.

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Questa cittadina dall'atmosfera elegante e curata ha conosciuto negli ultimi anni un rinnovo del porto, della passeggiata che vi si affaccia e della sua piazza principale, lavori che l'hanno resa ancora più bella, offrendo ad abitanti e turisti un vero salotto di cui approfittare con una vista unica sul mare. 

Ed è proprio qui, sulla Place Georges Clémenceau, che si trova il BBS Wine Bar.

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Questo locale noi lo conosciamo da molti anni e da quando siamo qui ha in effetti cambiato molte gestioni, ma solo da due anni a questa parte è diventato un punto fermo per chi vuole assicurarsi un aperitivo gradevole al ritorno da una giornata di spiaggia.


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Il locale offre infatti vini al bicchiere pregiati e si è specializzato nella praparazione dello Spritz che qui è davvero impeccabile, servito spesso con qualche tapas e sempre con il sorriso da parte del gestore. 

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Non mancate di passare di qua durante i vostri soggiorni sulla Côte d'Azur, il locale resta aperto tutto l'inverno, concedendosi una pausa solo a febbraio.
Ah, se passate avvisate, che un salto lì lo faccio volentieri anch'io!


Kod sfinge vaneuropske zviri

Ok, mi rendo conto che sembra di tutto tranne il nome di un ristorante, ma lo era fidatevi.
Non chiedetemi cosa voglia dire quella pappardella perché non mi è stato di aiuto nemmeno google translate, che non sembra neanche riconoscere il croato come lingua sorgente. Peraltro se inserisco parola per parola ne esce qualcosa come "nella sfinge del prigioniero extraeuropeo", vabbè. Inutile dire che se c'è qualcuno che conosce il croato, lo ringrazio anticipatamente per fornirmi la traduzione di questa frase, perché alla proprietaria che ci ha splendidamente accolto e servito proprio non ho pensato di chiederlo, concentrata com'ero sulle delizie che ci proponeva dal suo menù. 

La cucina croata è per lo più semplice, si mangia bene, i prodotti sono genuini, pesce fresco, carne allevata in loco cucinata per lo più alla griglia, verdure di stagione, piatti semplici e gustosi. Solo a Bol ci siamo trovati a cenare in un ristorante molto raffinato con piatti più creativi (e devo aggiungere deliziosi). 
Qui a Spalato al ristorante "Kod sfinge" oltre ad aver mangiato piatti veraci, di quelli che senti il sapore delle cose buone, cucinate con amore per il proprio lavoro, abbiamo potuto godere di un servizio fantastico.

Anche qui, come in tutte le città turistiche, i ristoranti si moltiplicano in modo spropositato rendendo difficile la scelta. Lo ammetto, non mi servo mai di tripadvisor o servizi simili, in vacanza preferisco affidarmi alla sorte. E all'intuito, che spesso ci azzecca.
Come questa volta, quando, soffermatici all'incrocio tra un vicolo e una scalinata per decidere in quale ristorante andare a cena, ci siamo fidati del commento, in italiano quasi perfetto, della signora che con fare esperto stava servendo ai tavoli del "Kod Sfinge".

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Lei è la proprietaria e l'italiano lo conosce, oltre che per un'evidente propensione innata all'apprendimento delle lingue, soprattutto perché il marito lavorava come chef sulle navi da crociera della Costa. Ora a Split delizia i palati dei turisti che hanno la fortuna di sedersi ai lori tavoli.

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Tanti sono i piatti presi dalla cucina tradizionale, altri piatti classici sono invece rivisitati dalla perizia dello chef.
Nell'imbarazzo della scelta noi ci siamo affidati ai di lei consigli che si sono rivelati preziosissimi. I piatti squisiti avevano un unico difetto: le porzioni erano talmente abbondanti da non permettere proprio l'assaggio del dolce, che, sulla carta, era ancor più promettente di tutto il resto.
Niente, tocca proprio tornare (e non prendere l'antipasto).


La Mamma du Pacha (prossimamente su questi quai!)

Anche una passeggiatina fatta così quasi per caso, un po' per godere del sole pomeridiano, un po' per esorcizzare l'influenza incipiente che come un'orologio svizzero ha scelto il week end per capitarmi tra gola e naso, dicevo anche una passeggiatina a Saint-jean-Cap-Ferrat può rivelarsi foriera di belle novità.

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Siamo sulla piazza principale e i tavolini di un locale temporaneamente allestito all'aperto -presumo per le feste- sono ancora colpiti dai raggi di sole.

Da una parte specialità francesi, galette des rois tipiche dell'Epifania, pain d'épices e pissaladière, dall'altra "La Mamma" o meglio, come ho avuto  modo di appurare in seguito "La Mamma du Pacha".

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Le parole "focaccia, piadina e prosecco" hanno subito attirato la nostra attenzione e una chiacchierata con la simpatica gestrice ci ha svelato l'origine di tali specialità. Italiana, appunto.

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La bella notizia è che il locale "La mamma du Pacha" che ha aperto ad ottobre sulla banchina del porto di St-Jean-Cap-Ferrat è specializzato in piatti veloci, aperitivi, specialità italiane anche da asporto, insomma proprio quello che troppo spesso manca qui sulla Côte e che mancava soprattutto a St-Jean dove sedersi per mangiare qualche stuzzichino che non fosse un improbabile hamburger con frites  era una cosa praticamente impossibile. 

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Purtroppo i lavori di rifacimento del porto hanno costretto il locale a chiudere a novembre, ma la sua riapertura è prevista a marzo, quando torneremo sicuramente a fare un saluto alla nostra nuova amica, curiosissimi di scoprire le bontà che saprà proporci!

 

 


So'Riso Bistrot

Ci siamo capitati davvero per caso, senza sapere che questo locale così speciale aveva aperto da poco, attirati un po' dall'aspetto informale ma accogliente e dall'atmosfera che si intuiva da fuori e un po', una volta avvicinatici, dal menu esposto che prevedeva piatti unici veloci ma, all'apparenza, sani e gustosi, abbinamento che corrispondeva un po' a quello che stavamo cercando per quella sera.
Eh lo so, "cena veloce sana e gustosa" sembrerebbe un duplice ossimoro, dal momento che troppo spesso quando il cibo è "fast" si sa già che a rimetterci in genere è la qualità di ingredienti e sapori, ma noi siamo degli inguaribili ottimisti e siccome ci crediamo sempre, a volte veniamo anche premiati.
Come questa volta.

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Il bistrot So'Riso di via Magenta a Milano -abbiamo scoperto poi chiacchierando con Monica Bagni che lo gestisce con competenza ed entusiasmo- nasce da un'idea di Valentina Scotti, la figlia del "Signor Riso" per intenderci, che ha avuto l'illuminazione di creare un'esperienza alimentare nuova e salutare basata sui cereali antichi senza glutine declinati in vari modi a seconda del momento della giornata cui sono destinati.

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"Yogurt and rice" recita l'insegna, perché qui non solo si possono mangiare vere e proprie portate (piatti unici, risotti mantecati, vellutate  e insalate) e gustare ottimi aperitivi, ma è prevista anche la colazione a base di dolci senza glutine e yogurt (cremosi e gelato) con topping ai cereali, frutta e cioccolato.

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Alla base ci sta la voglia di coniugare tradizione cerealicola e benessere in cucina, fantasia, sapore e salute e dal risultato che abbiamo potuto gustare noi stessi direi che ci sono proprio riusciti.
Il nostro piatto, un pollo in crosta di mais servito con riso rosso era delizioso. Ad accompagnarlo delle sottilissime gallette di riso allo zafferano che, abbiamo scoperto poi, sono fatte sul posto con una speciale macchina.

Qui si possono anche acquistare i vari prodotti del brand, un'ampia scelta di cereali e prodotti derivati.

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Una bella scoperta, un'insegna a cui auguriamo tanta fortuna e, perché no, anche l'espansione oltre i confini nazionali, che -per dire- anche qui in Francia non ci starebbe niente male una novità di questo genere.

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L'Italie à table XII edizione

E' terminato oggi il salone della gastronomia italiana a Nizza edizione 2016, ma per la prima volta non si tratta di una vera e propria fine perché, per la gioia dei buongustai, l'esposizione continuerà anche il prossimo week end ad Antibes.
Organizzato dalla Camera di Commercio Italiana a Nizza ha luogo tutti gli anni in concomitanza con il 2 giugno, festa della Repubblica e si propone di presentare il meglio della tradizione enogastronomica italiana a francesi e turisti.

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Per noi è sempre l'occasione di procurarsi qualche specialità introvabile in terra francese, ma anche solo per fare un giro ideale attraverso i sapori delle varie regioni d'Italia.


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Ogni stand racchiude i colori, i profumi e i sapori delle tradizioni regionali più tipiche.


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Degustazioni, assaggi, prodotti freschi e conserve, ce n'è per tutti i gusti!

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Dimostrazioni, conferenze e animazioni per i piccoli, la tre giorni culinaria è organizzata all'insegna della condivisione e della conoscenza.

Se ve lo siete perso, siete ancora in tempo per rimediare: appuntamento dal 2 al 5 giugno ad Antibes, sul Port Vauban al Pré des Pêcheurs.


Pizzeria "O Rital" a Nizza

"Dall'Italiano". Questo il significato del nome di questo locale, secondo il gergo con il quale venivano chiamati gli immigrati italiani in Francia dopo la Seconda Guerra Mondiale . 
Un modo di presentarsi spiritoso e fiero per i proprietari di questo locale che è molto di più di una pizzeria.

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Certo, le pizze sono il punto forte, preparate con cura da esperte mani partenopee.

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Ma poi ci sono i taglieri di affettati e formaggi, un vero piacere per gli occhi prima e per il palato poi.

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Le birre e gli aperitivi.

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La caffetteria.

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E soprattutto il reparto gastronomia.

All'ampio e accogliente locale fa infatti da anticamera una grande sezione dedicata a prodotti freschi e confezionati di produzione italiana. 

Qui non si trovano solo dolcetti, pasta, risi per risotti (così difficili da trovare qui in Francia) e conserve, ma anche salumi, formaggi e pasta fresca per chi vuole portarsi a casa un po' di sapori genuini del nostro Bel Paese.

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La Pizzeria O Rital si trova proprio all'inizio di Bld de Cessole a Nizza e vi aspetta dalle 7.30 alle 23.30 per deliziarvi dalla colazione fino al dopo cena.

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El Merkado a Nizza

A Nizza c'è una sproporzione piuttosto evidente tra la quantità infinita di ristoranti e i locali in cui si può limitarsi a consumare un aperitivo accompagnato da tapas e piatti veloci. Si fatica un po' a trovarne di questi ultimi, che sono per lo più concentrati nel Vieux Nice.
E' questo il caso di El Merkado, che si trova in rue François de Paule, proprio di fronte all'uscita principale della Mairie.

Nonostante la terrazza un po' anonima che quasi non si nota passando, una volta varcata la soglia si scopre un locale davvero carino, arredato con oggetti misti di modernariato, sedie retrò, poltroncine e panche in legno e con una decorazione che rende l'atmosfera al tempo stesso calda e pulita. 
Luce gradevole e sottofondo musicale completano l'ambiente.

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La carta delle tapas è fornitissima ed è declinata sui sapori della Spagna.
Quella delle bevande, accanto alla sangria, ai vini e ai cocktail più classici offre creazioni originali e variazioni sul tema ottenute con l'aggiunta di ingredienti insoliti.

Come il mio El Diablo, un margarita al peperoncino davvero focoso!

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Locale consigliatissimo per aperitivi tra amici.

 


L'oro di Saint-Tropez (tramonto servito con contorno bretone)

I tramonti in questa stagione si sa sono sempre mozzafiato sulla Costa Azzurra.
Saint-Tropez non è certo da meno (cliccare per credere) e anche questa volta le facciate color ocra rivolte ad ovest sul suo porto si sono colorate delle tinte più calde e dorate che il sole potesse inventarsi, mentre scendeva dietro le colline dell'entroterra.

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Ma c'è un altro oro di cui si può godere sulle banchine del porto. 
E' quello delle crêpes e del sidro che si possono gustare alla Crêperie Bretonne che si trova proprio in fondo al porto, prima del lungo molo che lo chiude a sud.

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Un locale davvero piacevole, un po' in disparte rispetto alle ampie e più turistiche terrazze che lo precedono.
Più intimo e raccolto, l'atmosfera qui è calda come i raggi dell'ultimo sole, ancora tiepidi nonostante si sia a novembre inoltrato.

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Consigliatissimo se amate le galettes salate al grano saraceno o le classiche dolci. La scelta è davvero ampia e il sidro buonissimo, fresco e leggero.

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Lisbona in tutti i sensi

Suoni, colori e profumi sono talmente ricchi in questa città, che è difficile, anche per il visitatore più distratto, non essere catturato nel loro vortice.

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C'è da sbizzarrirsi anche per quel che riguarda i sapori. Da non perdere la ginjinha, il liquore di ciliegia opzionalmente servito in coppette di cioccolata, i dolci tipici più famosi, i pastèis de nata (sfogliatine con crema inglese) e soprattutto il bacalhau, il piatto nazionale a base di merluzzo. Si dice che esistano ben 365 modi diversi per cucinarlo!

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Quanto al tatto, bè, non certo con la facilità tipica delle isole greche, ma alla fine abbiamo trovato anche qui un signor Gatto pronto ad essere accarezzato! 

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Le Somail - Restaurant L'Ô à la bouche

Se state meditando di trascorrere una vacanza, o anche solo qualche giorno, sul Canal du Midi c'è una sosta obbligata che non dovete dimenticare di fare a Le Somail, nel Minervois.
Questo villaggio è nato come tappa notturna della Barque de poste e l'auberge che ospitava i corrieri è ancora oggi un alloggio per turisti.
Il suo ponte a un'arcata a dorso d'asino (Pont Riquet o Pont du Somail) fu costruito prima del 1683. 

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Nel villaggio si trova anche una libreria di libri antichi e un épicerie flottante, la péniche Tamata che propone generi alimentari con degustazione e vendita di prodotti regionali. 

Soprattutto qui c'è un ristorante in cui vale assolutamente la pena di fare tappa, 
L'Ô à la bouche. 
La prima sera ci siamo capitati un po' per caso ed era pure tardi. 
Il locale era tutto prenotato ma il personale è riuscito a trovarci ugualmente un tavolo all'interno, visto che per la bella terrazza sul canale (pur piena) quella sera per i nostri gusti faceva un po' freddo.

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L'ambiente è decisamente gradevole e curato, con la decorazione imperniata sui toni del rosso e concentrata su oggetti un po' vintage e un po' rustici, che danno un tocco curioso all'insieme.

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Ma la piacevolezza dell'ambiente è in realtà solo un plus rispetto a quello che è decisamente il punto forte del locale, la cucina.

Dopo aver gustato le ottime capesante su risotto nero in salsa di foie gras, parmigiano e pinoli, siamo infatti tornati il giorno successivo per deliziare le nostre papille con altri piatti altrettanto gustosi.

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Il menu a 22 € propone una scelta tra entrée, piatto principale e dessert decisamente varia e interessante come rapporto qualità/prezzo.
I dolci assaggiati nelle due differenti occasioni erano tutti squisiti e il café gourmand una vera leccornia.

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Molto interessante anche la cantina, con una carta dei vini assai ricca.

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L'accoglienza è stata perfetta, Thierry ci ha trattato come preziosi clienti affezionati offrendoci anche le bollicine assieme al nostro dessert.


Che dire, se non che mai nome fu più meritato per un ristorante e che è un vero peccato che si trovi così lontano da Nizza? 

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