Cats & pets

I gatti de La Napoule reloaded

C'era una volta una vasta colonia di gatti che aveva scelto a dimora il molo del porto de La Napoule.  
Gatti un po' selvatici, che portavano i segni di lotte per la supremazia del branco e che, come tutti i gatti, avevano inscritta nel loro DNA una sola missione: fare altri gatti. Tanti altri gatti.
Perché nel loro cervelletto da 763.000 neuroni risulta una sola evidenza: di gatti non ce n'è mai abbastanza.


Andavamo a trovarli almeno una volta all'anno, ricordandoci a volte di portar loro anche qualche pietanza (anche se non sembravano averne molto bisogno: in tutta evidenza c'era chi pensava a loro).
Qui di seguito qualche immagine di repertorio.

19 giugno 2011:

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11 marzo 2011:

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2 dicembre 2012:

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22 dicembre 2013

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8 marzo 2014:

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Queste sono anche le ultime foto che ho fatto ai bei gattoni de La Napoule.
Quando ci siamo tornati l'autunno dell'anno dopo infatti non ce n'era più traccia. 

Ho avuto pensieri tragici a riguardo, perché questa zona all'inizio di ottobre 2015 è stata funestata dalle inondazioni che hanno causato i danni e le vittime tristemente note. Il bord de mer de La Napoule è stato colpito violentemente e quello che temevo era che i gatti fossero stati trascinati via dalle acque. Pensavo che non avrei mai saputo cosa ne era stato di loro. 

Ma. Ma oggi abbiamo deciso di andare a fare la breve passeggiata che dal porto de La Napoule, costeggiando il mare, arriva fino al porto de la Rague e arrivati alla piccola spiaggia che si trova a metà strada, la plage de la Raguette, abbiamo incontrato un'anziana signora armata di crocchette... tante crocchette!

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Eccoli i gatti in questione: una mamma gatta tigrata con due micini di pochi mesi.

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Una nonna gatta, la grand-mère, così l'ha chiamata la "gattara" che stava dando loro da mangiare e che ha dichiarato di spendere circa 80 euro al mese per nutrire la mini colonia (i cui esemplari in effetti appaiono ben pasciuti).

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E un gatto nero, dal sesso non meglio dichiarato, ma se due più due gatto.... 

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L'ho aiutata a mettere crocchette, umido e acqua al riparo sotto i cespugli dove c'erano anche i piccoli, dato che non riusciva a salire sul piccolo pendìo ed era necessario riparale, dai "predatori" e dalla pioggia.

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Ne ho approfittato per chiederle se sapeva qualcosa della colonia scomparsa.

Sembra che i gatti del porto, arrivati ad essere una quarantina di esemplari, siano stati prelevati dai servizi competenti per essere sterilizzati e portati altrove "spero non li abbiano eutanasiati" ha detto.
Chissà che fine hanno fatto poveri gatti, in fondo là sul molo stavano benone.

Una cosa è certa: in qualche modo almeno un paio se ne sono salvati e a quanto pare hanno già ripreso imperterriti la loro mission! 

 


Expo Photo au Nice Cat's Café

Cosa c'è che più di un gatto si presti ad essere fotografato? La felinità, si sa, è sinonimo di bellezza, ma non solo: buffi, meditabondi, sornioni, curiosi, il repertorio delle loro espressioni è davvero grandioso!
E, dovendo esporre delle foto feline, quale posto migliore del Nice Cat's Café, che ha da poco aperto le sue porte in rue Vernier 1 bis qui a Nizza?

 Un chat, c'est l'un de meilleurs sujet à photographier. Félinité est synonyme de beauté, mais pas seulement que ça: drôles, curieux, pensifs, le répertoire de leurs expressions est surprenant!
Et quel meilleur endroit pour exposer des photos de chats que le Nice Cat's Café, qui vient d'ouvrir ses portes au 1bis, rue Vernier à Nice?

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Detto, fatto! Se siete di passaggio per la rue Vernier, date un occhio alle pareti dell'entrée des artistes del locale: una rassegna di musi, baffi, zampette e pellicce multicolori vi darà il benvenuto, oltre che dal vivo, anche dalle immagini da me scattate ad alcuni di "questi amori", per usare le parole della stessa Ann, che è pronta ad accogliervi per farvi degustare un ottimo tè con i pasticcini.

Si vous avez l'occasion de passer par là, jetez un coup d'oeil aux murs de l'"entrée des artistes": une collection de museaux, moustaches, petites pattes et fourrures multicolores vous donnera la bienvenue en vrai et en portrait. Et surtout, vous pourrez aussi profiter d'un superbe goûter que Ann aura le plaisir de vous proposer.
(mar-sam 10-19)

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Ginger, peraltro, dice che il ritratto di un Gatto è sempre e comunque una magnifica idea regalo per Natale.

Ginger vous rappelle aussi que le portrait d'un chat est toujours une magnifique idée cadeau pour Noël.

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Nice Cat's Café

Finalmente è arrivato il gran giorno, le jour J, il momento in cui il primo "bar à chats" di Nizza apre le sue porte al pubblico. 
Ci è voluta un po' di costanza da parte di Ann, tanto lavoro e la fiducia che qualche cosa sarebbe infine arrivata a darle una mano per realizzare il suo progetto.
Ed ecco che domani viene infine inaugurato il "Nice Cat's Cafè", il luogo ideale per tutti coloro che amano i gatti e pensano che averne sempre qualcuno tra i piedi sia sempre e comunque una cosa speciale.

Il locale si trova al 1 bis di rue Vernier, non lontano dalla fermata Liberation della linea 1 del tram ed è aperto dalle 10 alle 19 dal martedì al sabato.
Ann vi aspetta a pranzo con il suo piatto del giorno, le insalate e le torte salate e nel pomeriggio per il thé e le viennoiseries, i pasticcini deliziosi che aggiungeranno dolcezza a dolcezza, accompagnandosi alla presenza degli 8 felini che al momento abitano quei luoghi.

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Quattro sono i gatti residenti, quelli che Ann stessa ha portato con sé nel locale (Bengale, Aldo, Gribouille e Blanco) ed altri 4 sono quelli che fanno ancora riferimento alla SDA (la Société de Defense des Animaux) e che sono affidati ad Ann in attesa dell'adozione.

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Whisky è uno di questi, ma ci sembra di intuire che sarà molto dura per Ann separarsene; è già diventato la mascotte del locale ma soprattutto il suo mastro cerimoniere: come accoglie lui gli ospiti, nessuno! E' un po' chiacchierone, ma talmente coccolone da farsi perdonare tutto, anche le ciance inutili.

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L'ingresso del locale, il "couloir des artistes" è dedicato alle esposizioni e nel bar è possibile anche acquistare crocchette biologiche per i nostri amici mici.

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Una parete del locale è decorata da opere del disegnatore Kristian, un dono davvero speciale da parte di chi nel 2008 aveva dato (gigantesco) corpo nientemeno che al Re Carnevale, un felino davvero regale, in effetti! 

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Appuntamento quindi da domani al Nice Cat's Café! Ricordatevi di prenotare allo 09 83 51 07 29, l'équipe al completo vi aspetta per coccolarvi le papille e il cuore.

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Nice Cat's Café - Il progetto

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Una delle poche certezze che mi sono fatta nella vita è che dove c'è un gatto non si può che stare bene.

Da un lato perché, laddove sia il gatto a scegliere dove stare, egli predilige senz'altro luoghi tranquilli (possibilmente soleggiati ma non troppo, al riparo dal traffico e dai rumori troppo molesti, ma dove ci siano anche umani a fare compagnia), con una spiccata preferenza per quelli dove ci sono cose buone da mangiare e ricoveri soffici sui quali dormicchiare; dall'altro perché, se il gatto viene adottato, la casa che lo accoglierà diventerà per la sola sua presenza più serena, più divertente e più accogliente.

Ecco, ora immaginatevi un locale i cui la consumazione di un pasto leggero, di uno spuntino, di un dolce intermezzo, avvenga con la compagnia di sei gatti che di fatto sono a casa loro, che ospitano quindi gli avventori facendosi coccolare o semplicemente assistendo che tutto proceda per il meglio, curiosando, ronfando e ispirando con la loro presenza tutti i pensieri positivi che un gatto sa generare. Fatto?
Questo locale potrebbe realmente esistere a breve a Nizza, se saremo in tanti ad aiutare Ann a realizzare il suo sogno!

Qui di seguito pubblico il comunicato stampa che Ann sta divulgando per cercare di ottenere i fondi necessari al suo progetto e di cui riassumo i punti essenziali.
Però se comprendete il francese vi raccomando di leggerlo tutto, ne vale la pena per capire nei dettagli come è nata questa idea e quanto sia nobile.


Ann ci racconta che i gatti saranno scelti attraverso associazioni animaliste tra quelli che hanno difficoltà ad essere adottati, ad esempio a causa dell'età, e che una delle ragioni d'essere del suo progetto è proprio quella di poter dare loro una seconda vita (o si dice ottava in questo caso?).
Il secondo obiettivo che l'ha mossa su questa strada è quello di donare la possibilità alle persone che amano gli animali, ma che per motivi di lavoro o scelte di vita non possono averne, di passare un bel momento in loro compagnia. Un dono per i gatti e un dono per gli umani, dunque.

E' stata l'apertura, qualche mese fa di un bar dello stesso tipo a Parigi a farle desiderare di ripertere la stessa esperienza anche a Nizza.

Il suo locale sarà specializzato in thé, caffé e pasticceria, con un'occhio di riguardo ai prodotti bio, ma a mezzogiorno e alla sera ci si potrà consumare anche leggeri pasti e spuntini a base di torte salate, quiches e piatti del giorno. 
Ann vorrebbe anche che fosse uno spazio da dedicare all'arte, ospitando sulle sue pareti esposizioni di artisti locali e organizzando letture di scrittori.

Tutto questo richiede dei fondi da aggiungere al suo apporto personale, per questo Ann sta cercando l'aiuto di tutti coloro (e spero siano tanti) che si innamoreranno come me del suo progetto. 

Qui sotto il link per aiutarla a realizzare il suo sogno facendo una donazione, che corrisponderà, a seconda dell'ammontare, a delle consumazioni o a dei privilegi dei quali si potrà godere una volta che il locale sarà aperto.
Si può donare da qualunque parte del mondo, sarà una bella occasione anche per chi non abita a Nizza per programmare una vacanza in questa splendida città e visitare questo locale tutto speciale!

http://www.kisskissbankbank.com/nice-cat-s-cafe-lancement-du-premier-cafe-des-chats-a-nice-cote-d-azur,

La pagina facebook dedicata al progetto invece la trovate qui:

https://www.facebook.com/NiceCatsCafe 

 

DOSSIER DE PRESSE

Le Nice Cat’s Café: le premier café des chats de la Côte d’Azur

Vous aimez les chats et vivre un moment insolite ? Vous voulez manger une pâtisserie, prendre un repas ou boire un thé de qualité dans un endroit relaxant, en harmonie avec la nature, et le bien-être ?

Bientôt, Ann Monnier pourra répondre à tous ces souhaits. Elle a le projet d’ouvrir cet automne à Nice un café pour le moins insolite avec six chats câlins et joueurs qui ne demanderont qu’à se laisser choyer: Nice Cat’s Café 

Une Grande première à Nice: Entrez dans un univers de tendresse !

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«  Dans mon café, les chats feront partie de l’environnement des hommes. Les clients entreront dans l’univers des chats et non l’inverse. Les personnes pourront déguster leur café ou leur thé tout en observant et en caressant les animaux. J’aimerais qu’il y ait une vraie interaction entre les clients et les chats », souligne Ann Monnier. Plusieurs jouets seront à la disposition des clients pour pouvoir s’amuser avec les chats. Les six chats viendront d’une association.

Il s’agira de chats abandonnés qui pour certains sont difficilement adoptables, compte tenu de leur âge par exemple « Cela sera l’occasion de leur offrir un nouveau départ, voire une deuxième vie », s’enthousiasme Ann Monnier sur le but en même temps humanitaire de cette mission. Puis elle précise : « Ce sont tous des chats habitués à vivre à l’intérieur. C’est important pour qu’ils soient épanouis et heureux dans leur nouvel environnement ». De par son actuel métier de garde d’animaux à domicile, Ann Monnier est habituée à s’occuper des chats et à aiguiller les personnes sur le comportement à avoir. Les câlinous et les jeux avec les minets ne seront acceptés qu’à condition de ne pas réveiller l’animal.

L’origine de son idée

Au départ Ann Monnier avait plutôt un projet avec les maisons de retraite. « Beaucoup de résidents des maisons de retraite en quittant leur foyer ont souvent été séparé d’un animal de compagnie. Je voulais leur procurer l’opportunité de faire un transfert affectif avec un autre animal domestique qu’ils auraient vu chaque semaine ». Finalement elle a décidé d’étendre cette idée vers les personnes en général. « J’ai rencontré aussi pas mal de gens qui de par leur activité professionnelle ou leur vie n’avaient pas la possibilité d’avoir des animaux alors qu’ils en voulaient», témoigne-t-elle.

Il y a quelques mois, elle a vu un reportage sur Margaux Gandelon qui ouvrait un café des chats à Paris, le tout 1er en France.

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Le concept l’a totalement séduite. « J’ai pris contact avec cette dame par email, pour lui exprimer mon engouement pour son aventure et je lui ai expliquée que je voulais partager son expérience avec elle pour faire la même chose à Nice », raconte Ann.  L’aventure du « Café des Chats made in Nice » pour Ann Monnier allait enfin commencer !

Une ambiance cocooning

Une des premières cases départ : l’emplacement, le salon se situera en plein cœur de Nice. En tant que vraie amoureuse des animaux, je souhaite aménager mon café dans un décor chaleureux et cocooning. J’aimerais que l’intérieur de mon salon ait du charme, voire bien plus, une âme, une identité !

« En passant la porte, je voudrais que les gens aient l’impression d’être invités chez des amis et se sentent dans une ambiance conviviale ». Le tout dans un immeuble ayant un cachet niçois, une personnalité !

Je veux que les gens  sentent par l’environnement du lieu, qu’ils sont à Nice et que cela ne peut se trouver nul part ailleurs. Parce que j’aime ma ville ».

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J’ai choisi de baptiser mon café de ce nom-là, en jouant sur les mots. Nice peut signifier le « Café des Chats de Nice ». Or je souhaite vraiment donner une identité locale à son lieu. Outre le décor niçois, je compte même proposer des produits régionaux comme la tourte de blette ou des vins du terroir. Mais « Nice » de par sa tournure anglaise veut dire aussi « Adorable », ce qui conduirait au « Café des Chats Adorables ».

Je souhaite vraiment que mon café soit en même temps un endroit cosy, un cocon de tranquillité où se ressourcer, se relaxer, où les gens - l’espace de quelques minutes - se couperaient de leurs stress et se laisseraient séduire par les adorables chats, par leur ronron.

La ronron thérapie

Les chats sont de véritables thérapeutes au poil !

« Par leur ronron les chats nous apaisent et nous déstressent grâce à la vibration qu’ils émettent à notre corps ». Des scientifiques ont observé que les ronrons entraînent dans notre cerveau la production de sérotonine. Cette hormone, dite du bonheur, a pour effet d’induire un état de sérénité. Une  étude menée par le vétérinaire Jean-Yves Gauchet sur 250 personnes volontaires a prouvé que les fréquences dégagées par les ronrons des chats sont très bonnes. Il leur a proposé de tester les pouvoirs du ronronnement grâce à un CD "Détendez-vous avec Rouky". « Les résultats sont probants, les deux-cent cinquante cobayes ont ressenti du bien-être, de la sérénité et une plus grande facilité à s'endormir. D’un point de vue purement physique, ces sons (les ronrons)  sont des vibrations sonores étagées sur des basses fréquences de 25 à 50 hertz, les mêmes utilisées par les kinés, les orthopédistes et en médecine du sport pour réparer les os brisés, les muscles lésés, et accélérer leur cicatrisation. Ces basses fréquences sont aussi utilisées par les compositeurs de musiques de films afin de susciter des émotions », explique le praticien.

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Presque mieux qu’un psychologue même s’il ne peut que nous écouter, le chat est capable en même temps de repérer notre détresse instinctivement, grâce aux phéromones que nous émettons. Eh oui, chaque émotion a sa propre odeur ! Bref  mieux qu’un antidépresseur ou une cure de sérénité en thalassothérapie.

Le Nice Cat’s Café  vous proposera un moment de partage avec les chats ! 

Le bien-être du chat

Le bien-être du chat sera évidemment au centre de toutes les attentions du Nice Cat’s Café. Les petits félins auront une pièce en dehors du public qui leurs sera réservée pour se reposer ou se restaurer. Cette salle leur sera accessible à tout moment. La rotation des chats dans le café se fera naturellement. Ils seront suivis de manière régulière par le même vétérinaire que l’association.

 « C’est un praticien qui les connaît bien, puisqu’il les a suivi depuis leur arrivée. Chaque chat qu’il y aura dans le café sera vacciné, stérilisé ou castré.

Les mesures d’hygiène au sein du  Nice Cat’s Café

De même qu’il y ait une pièce qui leur sera exclusivement réservée, il y en aura une autre qui leur sera exclusivement interdite : la cuisine ». La cuisine sera totalement fermée. Le café promet évidemment de respecter les mesures d’hygiènes traditionnelles des cafés classiques. Les litières des chats seront dans la pièce réservée aux petits félins qui est fermée au public, et n’est pas en contact avec la cuisine.

Le café des gourmets et des gourmands

Outre la présence des chats, ce café sera l’endroit idéal pour les adeptes de thés, de cafés et de pâtisseries. D’autant que ceux que je vous  proposerai seront particuliers. Le café sera plus spécialisé dans les thés. Je compte avoir une gamme de thés classiques comme le thé vert, le thé blanc, le thé noir mais aussi des thés plus originaux. J’aimerais faire découvrir des thés associés au commerce équitable, exclusivement bio pour certains. Mais aussi j’adapterai le choix des thés en fonction des saisons comme par exemple le thé de Noël avec des épices, etc. ». Il en sera de même pour le café, cela ira des plus classiques aux plus atypiques. Rien que d’y penser ou de les voir, beaucoup de personnes auront envie d’en boire : un bon café Moka au goût noble et sauvage, un café frappé, rafraîchissant et étonnant  à la manière d’Ann. « J’ai une recette exceptionnelle de café glacé à base de sirop d’orgeat. J’adore, il est vraiment délicieux »

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Les bonnes odeurs de pâtisseries risquent aussi d’en faire saliver plus d’un et d’exciter les papilles gustatives. Une des incontournables qui sera certainement estampillées : le fondant au chocolat. J’adore tellement cette pâtisserie que je voudrais qu’elle soit à tous les rendez-vous. « Après, la plupart des pâtisseries changeront là aussi en fonction des saisons : petits gâteaux épicés de Noël, saveur fleurie du printemps, tartes aux fruits de l’été …»,

Des menus le midi et le soir

Je souhaite proposer une restauration légère le midi pour ceux qui travaillent et voudraient prendre leur pause déjeuner dans mon café : des quiches ou des tartes salées saisonnières, des tartines, et bien évidemment à chaque fois au moins une spécialité locale comme la tourte de blette. « Le soir, les gens ont plus de temps ». Je compte mettre en place un plat du jour de saison. Concernant les boissons, outre des eaux gazeuses et plates, soigneusement choisies, je désire servir le vin uniquement au verre en accord avec le plat. « J’aimerais avoir une cave sympathique avec un choix de vins différents. Je privilégierai en particulier les vins de région comme les vins de Bellet ou du Var. En servant au verre, cela donne la possibilité aux clients de déguster plusieurs vins »..

Recrutement :

Le personnel de cuisine sera recruté, par le biais du GRETA, afin de donner une chance à une personne en reconversion professionnelle.

Une place pour les artistes locaux

Tout en collant à l’atmosphère du lieu, je voudrais donner une place à la culture locale. Des expositions de tableaux d’artistes locaux composeront le décor du café. Les clients auront la possibilité d’acheter les œuvres. 

« J’aimerais beaucoup que mon café soit un lieu familial. J’accueillerai régulièrement des écrivains qui liront leurs textes pour les adultes et les enfants », raconte Ann Monnier.

Il régnera une ambiance sereine dans le café, ce qui n’empêchera pas de mettre lors de soirée à thème, en musique de fond des artistes ou groupes musicaux locaux.  «  Je souhaiterais que la musique soit zen et tranquille en accord avec le lieu comme du violon, du piano, de la flûte traversière, des chants avec des voix suaves ». En culture comme pour sa restauration, Ann Monnier désirerait participer au développement de la vie locale, en accueillant aussi des clubs et associations. 

 

Un appel aux dons participatifs

Ann Monnier a besoin de 30 000 € en complément de son apport pour lancer son projet du «  Nice Cat’s Café  ».

Il s’agit d’une importante somme d’argent qu’hélas elle ne possède pas. Une grande partie de cet argent sera reversé à la banque pour le fonds de commerce, et le reste servira à la fois au bien être des chats mais aussi pour la partie restauration du salon de thé. Pour cette raison, elle a fait appel au site de financement participatif :kisskissbankbank.com sur lequel vous pouvez retrouver son projet à l’adresse suivante : http://www.kisskissbankbank.com/nice-cat-s-cafe-lancement-du-premier-cafe-des-chats-a-nice-cote-d-azur, ainsi qu’auprès de mécènes intéressés par son projet. En échange de leur dons, Ann Monnier proposera des contreparties tendres et gourmandes telles que des boissons chaudes, des menus du jour, des soirées privées et plein d’autres surprises.

 Au Japon, d’où l’idée des bars à chats a pris  son origine et où les premiers cafés à chats ont fait leur apparition, une superstition prétend que les chats portent chance et apportent de la fortune. Espérons pour Ann Monnier que cette superstition devienne réalité !

Séduite par le projet, l’agence de communication Mylor basée à Nice,  l’accompagne dès maintenant dans le lancement de son projet et gère l’ensemble de sa campagne de communication, notamment sur les réseaux sociaux  où vous pouvez suivre le projet via la page Facebook https://www.facebook.com/NiceCatsCafe ainsi que de l’ensemble de la diffusion média.

 

Pour plus de renseignements :

Mme Ann Monnier :

06.60.120.714                                                             

[email protected]

 

Mylor responsable du projet :

Mr  Jean-David Pautet

0663886219

[email protected]

 


Primo week end d'estate

Sì perché qui sulla Costa Azzurra esisitono sostanzialmete due macrostagioni: la bella (quella che ti permette di andare a prendere il sole sulla spiaggia e che di solito va da marzo a ottobre con ampi sconfinamenti fino a dicembre, per lo meno nelle ore centrali del giorno) e la brutta (quando il sole basso sull'orizzonte proprio non ce la fa a scaldare l'aria e le perturbazioni invadono il magico microclima mediterraneo della zona: gennaio e febbraio sono i mesi più critici).
Ecco quindi che spesso è proprio la fine del carnevale a fare da linea di spartiacqua tra le due macrostagioni in questione e i primi week end di marzo sono quelli che inaugurano la stagione della tintarella.
Un sabato pomeriggio alla Plage des Fossettes di Cap Ferrat e una domenica alla Plage de la Rague a Mandelieu possono farti cambiare in poche ore le prospettiva della tua visione sul mondo.
Un po' di musica e il tepore del sole sulla pelle hanno la capacità di infondere relax a sufficienza per farti assopire e levarti di dosso tutte le tensioni accumulate nei mesi più ostili.

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Ogni evento significante un passaggio ha ovviamente i suoi riti, quindi a La Napoule si fa tappa innanzitutto dai gatti del molo, per rendere loro omaggio (possibilmente con una sheba), poi si prende il sentiero che fiancheggia il castello, si passa per la plage de la Raguette e si arriva infine a quella della Rague, vicino al porto omonimo.

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Ed è subito estate.


A spasso per Atene, la Plaka

E' il centro storico di Atene. Il nome deriva probabilmente da pliaka, termine usato per descrivere la zona dai soldati albanesi al servizio dei turchi nel XVI secolo. 

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Le strade e le piazzette ricche di taverne e negozi pieni di turisti, lasciano il posto a locali frequentati soprattutto dai greci man mano che si sale verso le zone più prossime alle pendici dell'Acropooli, nel quartiere Anafiotika. Qui l'atmosfera si fà davvero conviviale, soprattutto il sabato sera e la domenica a pranzo quando folle di ragazzi vi si riuniscono improvvisando ritrovi sulle scalinate e agli angoli delle strade. 

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Inutile dire che anche qui speciali supervisori operano per controllare la qualità dei servizi offerti agli avventori....

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(eh, a volte anche i supervisori vanno in pausa)


A spasso per le rovine antiche di Atene

Che poi dire "antiche" è in realtà un pleonasmo perché, visto che Atene è una città sorprendentemente ordinata, tranquilla e pulita, le rovine non possono essere che quelle dei Greci antichi, la più famosa delle quali è ovviamente il Partenone. 

Il tempio domina l'Acropoli e l'intera città: ovunque ci si trovi, tra i quartieri del centro, si è sovrastati da questo incredibile monumento che è resistito a millenni di guerre, erosione, esplosioni e razzie.

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Parallelamente la vista sulla città di cui si può godere da lassù è altrettanto sbalorditiva, mostrando una metropoli un po' bizzarra, formata da costruzioni mai troppo elevate,  ma dall'estensione incredibile.

Qui di seguito due photosphere con la vista del e dal Partenone


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L'Acropoli risale al V secolo a. C. , periodo in cui Pericle realizzò un grande programma di riedificazione di Atene, con la costruzione di tre templi e una porta monumentale.

Il teatro di Dioniso subì un'ulteriore modificazione nel IV sec. a. C. mentre quello di Erode Attico, usato ancor oggi per concerti all'aperto, venne aggiunto nel II sec. d. C.

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l Propilei furono costruiti nel 437-432 a. C. per dare un nuovo ingresso all'Acropoli.

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Il Partenone fu progettato per ospitare la statua in avorio ed oro di Atena Parthenos alta 12 metri, scolpita da Fidia. Nel corso dei secoli è diventato chiesa, moschea e arsenale, subendo ingenti danni, i più drammatici dei quali furono quelli provocati dall'esplosione del 1687 in seguito al bombardamento dei veneziani contro i Turchi.

Costruito secondo una simmetria perfetta vi si è fatto ricorso a molteplici correzioni ottiche per contrastare gli effetti della prospettiva.

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L'Eretteo sorge sul punto più sacro dell'Acropoli: qui Poseidone avrebbe lasciato i segni del suo tridente e l'olivo di Atena vi sarebbe germogliato. Famoso per la sua architettura ionica molto decorata e per le Cariatidi, che ora si trovano al Museo dell'Acropoli

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Le vestigia si trovano in tutta l'area attorno all'Acropoli: un anello di vegetazione e pietre antiche corre attorno alla collina, separando la città moderna da questo che fu il cuore di una delle più grandi civiltà europee.

L'Agorà era il centro del mercato dell'antica Atene: i teatri, le scuole e le stoà gremite di negozi contribuivano a fare della piazza il centro sociale e commerciale della città. 
L'area è oggi dominata da un lato dalla ricostruita Stoà di Attalo (metà del XX sec) che ospita il museo dell'Agorà, dall'altro dall'Efaistieion.

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Da''altra parte della collina la vista si estende fino al Pireo. Da notare il nuovo museo dell'Acropoli che riunisce al suo interno tutte le parti del fregio e sculture del periodo classico rinvenute sul sito. La costruzione possiede un'architettura davvero notevole e soprattutto simbolica: ha le stesse dimensioni e l'orientamento del Partenone, il cui riflesso è sempre visibile sulle vetrate dell'ultimo piano.

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Nella parte sud rispetto all'Acropoli sorge il Tempio di Zeus Olimpio, che è il più grande della Grecia. I lavori di costruzione iniziarono nel VI sec. a. C., ma esso rimase poi incompiuto per 650 anni. L'imperatore romano Adriano (il cui arco sorge a fianco del sito) lo dedicò a Zeus Olimpio in occasione della sua seconda visita ad Atene. Delle 104 colonne corinzie originali, alte 17 metri, sono solo 15 quelle rimaste, sufficienti comunque a dare un'idea della grandiosità della costruzione.

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La biblioteca di Adriano, che aveva una dimensione di 118 m per 78 m fu costruita negli anni successivi al 132 d. C. Oltre alla vasta libreria facevano parte del complesso sale più piccole e un giardino con piscina.

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La torre dei venti si trova all'interno delle rovine dell'Agorà romana. Costruita nel II sec. a. C., fungeva da stazione meteorologica e da orologio idraulico. Sui fregi esterni sono raffigurate le personificazioni degli otto venti.

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ll Ceramico è stato un luogo di sepoltura fin dal XII sec. a. C. Era percorso dalla Via Sacra, che conduceva da Eleusi a Kerameikos, e dalla Via Panatenaica, che partiva dalla Porta di Dipylon per giungere all'Acropoli. Lungo il viale delle tombe si trovano le copie delle sculture oggi conservate al Museo Archeologico o al Museo Oberlander. Qui sono custodite anche le statue rinvenute all'interno della Porta Sacra e del Dipylon, tra cui una sfinge di marmo dalla bellezza commovente.

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Se ora vi state chiedendo chi contribuisca alla manutenzione di tutto questo bendidìo di reperti ed opere d'arte, la risposta è nelle foto seguenti:

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Un intero esercito di gatti si prende cura con amore e devozione delle richezze archeologiche della città (e solo le malelingue osano affermare che è soprattutto nelle vicnanze dei ristoranti che prestano servizio).


Réveillon parte prima: se sushi a capodanno sushi tutto l'anno!

E' stato Ziggy a insistere perché rispettassimo questa tradizione, che -dice- dalle sue parti è importantissima. 
Gli ho quindi lasciato organizzare la cena e scegliere anche gli antipasti.
E'stato piuttosto equo: per NOI carote e sedani, per LUI prosciutto e salmone

(però ci ha lasciato lo champagne)

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Arriva il sushi e il nostro maestro cerimoniere ne testa la qualità

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"Va bene, date qua!"

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"tradizione rispettata, sarà un anno fortunato, ma la prossima volta ne gradirei qualcuno in più al tonno"

(I dolcetti ve li lascio, va', che mi sembrate un po patiti) 

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Buon anno a tutti da noi tre!


I Gatti de La Napoule

Lo so, lo so, La Napoule è assai più famosa per il suo château, ma anche quanto a chats mica si scherza!
I Gatti de La Napoule vivono in una florida colonia sul molo che racchiude il porto a occidente e si possono ammirare facilmente nelle giornate di sole mentre si scaldano la pelliccia sulle pietre che formano la barriera frangiflutti.
Oppure là in fondo, verso il mare aperto, dove in genere si concentrano i pescatori, ai quali -chissà perché- sembrano essere particolarmente affezionati.
Li ho fotografati in almeno altre due occasioni (qui e qui) ma ne ho potuto riconoscere con certezza solo uno, segno che nel frattempo devono aver abbondantemente prolificato.
I gatti della Napoule sono bellissimi: lunga pelliccia per resistere alle notti invernali, incedere maestoso e sguardo altero. Hanno l'aria piuttosto pasciuta e credo di aver capito anche il perché!
E' bastato aprire la borsa per cercare la macchina fotografica perché si precipitassero miagolanti al mio cospetto: evidentemente c'è qualcuno che nelle borse porta loro qualcosa di ben più appetitoso! Questa volta vi è andata male amici, ma prometto che la prossima non mancherò di portare un po' di crocchette.
(guai a chi fa la spia con lo Ziggy, però!) 

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Verso la plage de la Rague a La Napoule

 

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A visitare il Château de la Napoule ci eravamo già stati l'estate scorsa, di ritorno da una delle nostre puntate alla corniche d'or. Anche ieri la meta sarebbero state le rocce rosse dell'Esterel, ma questa volta volevamo vederle dal mare, approfittando di una delle numerose gite panoramiche organizzate in barca lungo questo incredibile litorale. 

Meta, dunque, il porto de La Napoule, uno tra quelli da dove avevamo visto partire questo genere di gite.
Che cominciano ad aprile. 
I vecchi Gatti di mare che vi avevamo già incontrato e che presidiano il luogo -che qualcosa mi dice pulluli di pescatori- ci hanno dato dei p... ehm, ci hanno fatto notare che dovevamo quanto meno controllare in rete prima di organizzare, ma noi abbiamo imparato la lezione.... sì, la loro: oggi si va di tintarella!

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Un sentiero che parte proprio da sotto il castello e che poi si arrampica un po' su quel primo zoccolo di rocce rosse conduce a un altro porto di La Napoule, quello dellaRague. image from farm8.staticflickr.com 

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Lì sotto una serie di spiaggette sabbiose e tranquille (almeno in questa stagione) invitano al riposo e alla lettura. 

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Il sole caldissimo mi ha persino spinto a provare l'acqua, ma è decisamente ancora troppo presto per pensare di bagnarsi.
(per quello bisogna aspettare almeno un altro mesetto)