Les Saintes-Maries-de-la-Mer
01/10/2011
Capitale della Camargue, accoglie in sé le tradizioni dei gardians delle mandrie, dei gitani e dei pescatori. Terra di pellegrinaggi, di soggiorno balneare e di agriturismo è il centro di questa regione dall'ecosistema eccezionale.
Questo luogo leggendario avrebbe accolto agli albori dell'era cristiana Maria Giacoma, Maria Salomé e la loro serva Sara. In seguito alle persecuzioni in Palestina esse furono infatti arrestate e abbandonate su una barca senza vela né remi e guidate dalla Provvidenza arrivarono sulle rive della Provenza, accompagnate da Lazzaro, Maria Maddalena e Marta. Dal XII secolo Les Saintes Maries sono un luogo di pellegrinaggio; le reliquie delle Sante, scoperte nel 1448 sono venerate in due occasioni particolari: il 24 e 25 maggio e la domenica più vicina al 22 ottobre.
Costruita vicino alla foce del Petit-Rhône la chiesa delle Saintes Maries de la Mer aveva una posizione strategica importante, in quanto al momento della sua edificazione dal IX al XII secolo i pirati imperversavano sulle coste e ci si doveva difendere dalle loro invasioni.
La chiesa-fortezza domina il villaggio ed è visibile da 10 km di distanza. Formata da un'unica navata senza ornamenti alta 15 metri, il tetto era circondato da un camminamento di ronda e servito da una torre di guardia. Serviva da rifugio per la popolazione e vi si trova persino un pozzo di acqua dolce.
Nella cripta si trova la statua di Sara, elemento essenziale del patrimonio dei gitani. Rom, Tzigani e Gitani arrivano qui da tutto il mondo per venerare la loro Santa, Sara la Nera. Il 24 maggio la statua è portata dai gitani fino al mare a testimoniare l'attesa da parte sua delle Sante Marie. La processione torna quindi alla chiesa accompagnata dai canti, dalle acclamazioni e dalla musica della festa.
La Camargue è un'isola di 85000 ettari compresa tra i rami del Rodano, formata dalla sabbia, dai sassi e dal limo portati dai torrenti. Una strana fusione di terra, fiume e mare che ospita specie selvatiche eccezionali, tra le quali il cavallo, il toro e il fenicottero rosa sono le più rappresentative.
Eccone alcuni esemplari sull'Etang de Vaccarès e nei terreni paludosi dei dintorni:
Il cavallo della Camargue, dal crine bruno alla nascita, acquisisce i suo vello bianco verso i 5 anni di età. Il toro dal tipico manto nero è qui presente fin dall'antichità più remota.
Gli uccelli sono senza dubbio gli animali più facili da osservare in Camargue. Il fenicottero rosa ha fatto del delta del fiume il suo unico luogo di riproduzione in Europa.
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