Babbo Natale
12/21/2010
Strana figura quella di babbo natale, a metà strada tra il sacro e il profano, tra la leggenda e la modernità, tra la fiaba e il consumismo.
In genere si fa risalire la sua figura al personaggio di San Nicola di Mira, più noto in Italia come San Nicola di Bari, uno dei primi vescovi a promuovere nel IV secolo il cristianesimo in Anatolia tra i bambini che non potevano recarsi in chiesa a causa del gelo. Egli portava loro un dono assieme alla parola di Gesù su una slitta trainata da cani.
Il 6 dicembre, compleanno del santo, corrisponde alla festa olandese di Sinterklaas, che ha dato origine alla festa del santo in tutte le sue varianti.
Solitamente si legano i colori del suo abito al fatto che la coca cola ne utilizzò la figura negli anni trenta per una sua campagna pubblicitaria ma è pur vero che il colore rosso e le bordature di pelliccia dell'abito tradizionalmente attribuito a Santa Claus corrispondono al porpora e ermellino dell'abito vescovile.
In ogni caso molti miti si intrecciano in questa figura, simbolicamente associata al ritorno della luce dopo il solstizio d'inverno, per esempio quello di Odino che portava doni negli stivali lasciati accanto ai caminetti dai bambini e quello dell'uomo dal mantello verde di origine anglosassone che corrisponde al ritorno della vita.
Trasformato oggi in pupazzo animato, gonfiabile, luminoso e rampicante conserva sempre per i bimbi il suo fascino di re dei folletti pronto a portare i doni a coloro che se li saranno meritati.