Fitness, che passione!
11/30/2010
Questa appena trascorsa è stata una domenica dedicata al fitness. Finalmente siamo riusciti a partecipare a una convention dedicata a dei corsi coreografati, che -qui come quasi ovunque ormai- non è affatto facile trovare nei planning abituali delle palestre.
E infatti anche qui, come altrove, trattavasi di lezioni dedicate decisamente agli operatori del settore, a quelli che qui chiamano professeurs.
Non è un dettaglio secondario questo, in quanto testimonia di uno status e di una dignità riconosciuta a chi fa questa professione che in Italia purtroppo ci è troppo spesso negata.
Qui l'istruttore è sempre un professionesta, non utilizza gli stessi spazi degli allievi (essendo con l'occasione magari invitato anche a intrattenere public relations) e la sua figura non è quella di un animatore munito di "brevetto". Purtroppo è infatti ancora molto diffusa da noi l'abitudine di chiamare così il diploma di specializzazione degli istruttori di fitness, quasi che l'abilità da loro acquisita sia equiparabile a una patente, a una conoscenza puramente pratica, che esula da specifiche conoscenze anatomiche, di meccanica del movimento, di strategie del consumo energetico e via dicendo.
Non so quale sia il trattamento economico e contrattuale riservato agli istruttori qui in Francia, ma mi viene da ipotizzare che sia molto diverso da quello cui siamo abituati in Italia. Prova ne è che da queste parti è piuttosto normale trovare profs piuttosto âgés, mentre in Italia si tratta per lo più di attività intraprese dai giovani "per arrotondare". Oltre che, ovviamente, per passione.
Perché, purtroppo, è proprio qui che scatta l'inghippo: chi fa questo lavoro in genere lo ama al punto di scendere a compromessi altrimenti inaccettabili.
Tornando al dunque, dopo esserci presentati, il primo presenter (come si dice da noi), Lionel Lacolas (che sono sicura di aver già incrociato sulle patrie pedane) ci ha chiesto: "Est-ce que vous êtes professeurs?" ed è stato a tale domanda, mentre scherzavamo sul mio essere à la retraite bien avant les 62 ans, che ho pensato che forse dovevo cominciare a preoccuparmi.
E il mio istinto non sbagliava, perché è vero che sono un po' fuori allenamento, ma, insomma, non è certo la prima volta che partecipo ad eventi del genere e devo confessare che queste coreografie prevedevano un'abilità superiore a quella che potevo sospettare!
In ogni caso una giornata di grande fitness, che spero possa ripetersi presto.
(giusto per mantenersi allenati... )