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October 2009

Un'ora sola ti vorrei - Alina Marazzi

Nell'ambito del Super8 film Festival, che ha luogo questo week end a Milano, zona Lambrate, e per il quale rimando al pregevole contributo del marco, abbiamo assistito oggi alla proiezione di Un'ora sola ti vorrei (2002).

 

Siamo capitati in questa sala di proiezione senza sapere bene a cosa avremmo assistito, e forse questo ha reso ancora più intenso il nostro incontro con la protagonista di questo film-documentario: Liseli Marazzi Hoepli.
La regista Alina Marazzi ricostruisce la storia della madre, figlia dell'editore Ulrico Hoepli, nata nel 1938 e morta suicida a soli 33 anni dopo un periodo di male di vivere che l'ha tenuta lontana dalla sua famiglia e dai bimbi ancora in tenera età.
Attraverso un contributo incredibilmente ricco di fotografie e filmini amatoriali in 16 mm girati dal padre di Liseli -che evidentemente intendeva in questo modo immortalare la felicità della sua bella e ricca famiglia borghese- e soprattutto attraverso le lettere e le pagine di diario della madre, Alina si fa lei stessa voce narrante di una storia che diventa dramma pur conservando i toni delicati di una poesia. Una ferita che cerca in qualche modo di cicatrizzarsi attraverso il lavoro di ricucitura dei vari frammenti di un'anima, che si sentiva inadeguata al suo ruolo di moglie, madre e soprattutto di figlia.

Un'ora sola ti vorrei è la canzone che ritorna nella colonna sonora del film, cantata prima nella versione originale del 1938, poi in quelle degli anni 60, a volte solo accennata.
Ma un'ora è anche la durata del film, che diventa quindi l'anelito di una figlia e la sua dichiarazione di amore verso la madre così presto perduta.

Si tratta di un vero gioiello, un'opera di cui consiglio davvero la visione.
Qui di seguito in 6 tranches, l'intero film:

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Jeu de boules

Le foto di oggi non sono mie, le ha fatte il marco. Ma sono troppo belle per non pubblicarle!!!!
Quindi le ospito qui, che per proprietà transitiva è anche casa sua....
Si tratta di una serie di scatti dedicati al gioco delle bocce, che trovo davvero spettacolari, sia per la scelta quasi esclusiva del formato quadrato che esalta il gesto atletico, sia per la saturazione dei colori che sottolinea la "mediterraneità" di questa disciplina, che oltre a sviluppare le capacità strategiche e di concentrazione, invita al cameratismo e al rispetto altrui.

La pétanque è il gioco delle bocce, derivato dal "jeu provençal": un vero sport che richiede in realtà molto allenamento per raggiungere degli alti livelli.
 

E' praticato soprattutto dagli uomini, di tutte le età, anche se in effetti è uno dei pochi sport in cui vengono organizzate competizioni miste.
 

Si gioca già nelle scuole ed è uno dei pochi campi sportivi in cui bambini e bambine possono sfidarsi in condizioni perfettamente paritarie!

 

 


Momenti e movimenti (lungo il mare)

Domenica mattina, la passeggiata a mare di Cagnes-sur-mer è percorsa da un flusso in continuo movimento: tutti approfittano della lunga striscia pedonabile per godere appieno del profumo del mare e dei raggi del sole ancora caldi, tanto caldi da sciogliere in poco tempo la neve scesa nelle notte là, sulle cime delle Alpi Marittime.

Movimenti grandi e piccini

Movimenti potenti e lenti

e momenti che sanno di buono...

momenti di quiete serena

momenti immobili....

o meglio, momenti che vorresti fermare,
lì, contro l'azzurro.

 


"Haut de Cagnes" ....... a chi????????

Gatto di Cagnes (gatto, gatto, anche se guarda un po' in cagnesco....)


(pour les francophones: en italien "cagna", ça veut dire "chienne"; "gaurdare in cagnesco" signifie "regarder de travers")

segue a breve una nota sullo splendido borgo medievale di Haut de Cagnes, che ospita, tra l'altro, l'illustre abitante di cui sopra.....



La Dispensa

Chissà perché il Marco ha l'aria così felice..... forse perché è a Nizza in una caldissima gionata di metà ottobre, a pochi passi dal mare? ...forse forse perché ha di fronte l'anto che gli sta scattando una foto???? o forse perché sta pensando alla affettuosa accoglienza (!) che ci farà la Mitzi domani al nostro rientro in quel di Como????? ...

probabilmente per tutte queste cose assieme, ma soprattutto per questo.....

e, ovviamente, per aver conosciuto due nuove amiche: Miranda e Anna de la Dispensa! Questo angolino delle delizie è nato in quel di Nizza qualche mese fa come luogo di degustazione delle specialità italiane, ma ben presto è diventato un delizioso ristorantino dedicato a coloro che sanno apprezzare le cose belle e buone...
Ecco un assaggio visivo di come le nostre artiste presentano il caffè (spiacenti ma l'assaggio gustativo di quello e di tutto il resto non possiamo condividerlo... siete comunque tutti caldamente invitati ad andare a sperimentarlo di persona in rue Massenet, a pochi passi dal Negresco!): 

Ecco Anna e Miranda alle postazioni di lavoro con un avventore piuttosto curioso....

forchettacoltellocucchiaio

Delizioso il pranzo, squisite le ospiti e davvero accogliente il locale:

Alla Dispensa la raffinatezza si sposa alla perfezione con la naturalezza: i sapori come i sorrisi sono buoni perché sinceri (come l'ottimo Barbera offertoci e le citazioni ad ispirazione culinaria dipinte sulle pareti)
 

e soprattutto come dimostra il significativo graffito della toilette, qui non ci sono discriminazioni di sorta!!!!!!

 

 

Grazie amiche, a presto!